CORSO

Stress e Ansia in Emergenza COVID-19

PARTECIPANTI: 200

24 giugno 2020 ‒ 24 giugno 2020

La pandemia di SARS-CoV2 sta determinando un forte aumento dello stress e della frequenza di sintomi ansiosi e depressivi nella popolazione.
Uno studio cinese di febbraio su 1593 pazienti di due province ha individuato tassi di ansia e depressione doppi in coloro che erano stati sottoposti – loro stessi o i loro familiari – a misure di quarantena. (Lei et al., 2020). Un’altra survey cinese su oltre 7000 partecipanti ha identificato una prevalenza puntuale di sintomi di ansia generalizzata del 35% e depressivi del 20% (Huang e Zhao, 2020).
In Europa, uno studio danese su 2458 persone ha valutato il benessere complessivo a inizio aprile 2020 in confronto ai risultati di analoga survey condotta nel 2016. In generale il livello di benessere percepito era maggiore nel 2016. Inoltre la percentuale di pazienti con un punteggio <50 –suggestivo per la presenza di disturbi depressivi- è significativamente maggiore al momento attuale (Sonderskov et al., 2020).
L’unica survey condotta in Italia, su 2766 partecipanti, ha riscontrato come il 32% dei soggetti avesse elevati sintomi depressivi e il 19% elevati sintomi ansiosi (Mazza et al., 2020).
Tali numeri sono molto più elevati rispetto al 6% di soggetti italiani indagati nel trienno 2015-2018 che ha riferito sintomi depressivi
Agli effetti diretti dell’epidemia andranno ad aggiungersi quelli della crisi economica da essa innescata. In Italia si stima che la pandemia da Covid-19 avrà un effetto pesante sull’economia del nostro paese, con una perdita ipotizzata del 10% del PIL e un forte aumento della disoccupazione e della povertà. Quanto sopra determinerà certamente un forte aumento dell’incidenza della depressione e dell’ansia in Italia.